Visitare la Slovenia significa fare un viaggio in una piccola nazione giovane e green piena di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Posizionata nell’Europa Centrale, la Slovenia è la destinazione perfetta per coniugare attività sportive, enogastronomia, mare, montagna, terme, relax, storia e cultura: offre davvero a tutti una varietà di attività ed esperienze infinite. Ti porto a visitare i luoghi imperdibili di questa piccola nazione dalle grandi possibilità, quelli che è possibile concentrare in un breve itinerario
Perché scegliere di fare un viaggio in slovenia:
La natura incontaminata della Slovenia è davvero sorprendente.
La Slovenia non ha solo un paesaggio alpino variopinto, ma anche fiumi e laghi cristallini, colline verdeggianti e foreste selvagge, vigneti e pianure. Un paradiso per gli amanti delle escursioni, con numerosi sentieri escursionistici da percorrere con vista sulle montagne dove puoi metterti alla prova con le varie attività acquatiche come il rafting, lo sci d’acqua o semplicemente fare una gita in barca sul lago Bled o negli altri laghi disseminati sul territorio sloveno
Tra i perchè di un viaggio in Slovenia, c’è la Cultura che merita di essere scoperta. Per la sua posizione centrale rispetto all’Europa per il suo essere a cavallo tra il Nord Europa e i Balcani la sua storia è piena di avvenimenti importanti e di suggestioni mentre la cultura è chiaramente una mescolanza di tutte le culture che si sono succedute sui territori e che ancora la circondano
Infine tra le ragioni per cui devi assolutamente visitare la Slovenia c’è la gastronomia, anzi l’enogastronomia con una cucina di altissima qualità e un produzione vinicola varia, in evoluzione e caratterizzata da protagonisti del vino molto giovani e vivaci.
Tra le cose molto belle ed interessanti che distinguono la gastronomia della Slovenia, c’è il fatto che questa piccola nazione è decisamente un crocevia di cultura, paesi e popoli diversi che la Slovenia assorbito in modo totale e inglobato nella propria tradizione.
Quindi ecco perchè: la Slovenia è un piccolo paese con una superficie di circa 20.000 chilometri quadrati con meno di 2.000.000 di abitanti con una varietà di offerta immensa
Prima di visitare la Slovenia, qualche informazione utile
Come arrivare
Non ci sono voli DIRETTI dall’Italia alla Slovenia. Da tutte le città partono voli che fanno scali più o meno lunghi in altre città europee prima di arrivare a Lubjana.
Le alternative per arrivare possono essere diverse
- Flixbus, la compagnia di autobus low cost che viaggia in tutta Europa. Su questa mappa puoi verificare le città da cui partono i viaggi diretti a Lubjana, la capitale della Slovenia, da ciascuna delle città Italiane. Potrebbe diventare un viaggio piuttosto lungo ma gli autobus Flixbus non sono poi così scomodi, ad esempio da Bologna servono circa 10 ore di viaggio per arrivare a Lubiana
- Treno+Bus. Puoi scegliere di arrivare a Trieste con il treno e poi prendere un autobus Flixbus per Lubiana, Puoi consultare la mappa delle destinazioni da Trieste. Per quanto riguarda il treno, ovviamente puoi scegliere fra Trenitalia e Italo, ma per esempio da Bologna il viaggio con Trenitalia prevede il cambio a Venezia Mestre, e poi il regionale fino a Trieste, mentre con Italo il treno è diretto da Bologna a Trieste.
- Treno (con le stesse specifiche che trovi nella riga qui sopra)+navetta Goopti. Goopti è un servizio di taxi/navetta condivisa che si prenota. Compagnia specializzata nei transfer aeroportuali particolarmente attiva nell’est Europa e che si può benissimo utilizzare da Trieste a Lubiana, verifica sul sito come funziona e goditi lo sconto che ti regalo dopo la registrazione al loro sito.
- Aereo fino a Trieste Airport e poi adottare una delle soluzioni già indicate sopra tramite bus o GoOpti
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Viaggio in Slovenia in auto
A seconda dell’itinerario che si deciderà di fare, a volte l’auto si rivela essere la miglior scelta possibile, soprattutto se si desidera fare un viaggio itinerante come ho fatto io.
Ci sono però alcune indicazioni da tenere in considerazione prima di arrivare in Slovenia in auto:
- Arrivare in Slovenia con la proprio auto→ quando entri in Slovenia e utilizzi le autostrade è necessario dotarsi della famosa vignetta, si tratta praticamente di pagare i pedaggi autostradali in modo forfettario e prima di accedere alle autostrade. Non temete prima di arrivare i confini troverai cartelli ovunque che ti esorteranno a dotarti di vignetta che in linea di massima puoi trovare nelle ultime stazioni di servizio prima di entrare in Slovenia. Voglio lasciarti un mio piccolo consiglio: nell’ultima stazione di servizio, quando sono andata io c’era la fila per procurarsi la vignetta. Io non avevo nessuna intenzione di aspettare in fila (che ti assicuro era davvero lunga) e ho pagato la vignetta online.Sul sito https://evinjeta.dars.si/it disponibile anche in Italiano, puoi acquistare online la tua vignetta con il vantaggio che sono spiegati in modo dettagliato e con disegni semplici e carini quale sia la tua classe di pedaggio.
La vignetta può essere acquistata in diversi tagli,
- 7 giorni costo 15 euro
- 1 mese costo 30 euro
- 1 anno costo 110 euro
Nel caso di vignetta elettronica riceverai gli avvisi via mail per ricordare la scadenza della vignetta.
Un modo per evitare di pagare la vignetta Slovena è quella di non utilizzare mai e poi mai l’autostrada e di utilizzare solo strade locali. Comodo se hai molto tempo, ma attento a non sbagliare la verifica sulla vignetta avviene tramite la lettura della targa.
- Noleggiare l’auto in Slovenia, in questo caso puoi rivolgerti a un qualsiasi noleggiatore di auto o controllare un comparatore di auto a noleggio, ma fai molta attenzione alle clausole contrattuali e agli accessori o spese accessorie: controlla che la vignetta sia compresa
Slovenia in camper
La Slovenia si presta perfettamente ad essere raggiunta e vissuta in camper. Il camper, il van o la tenda da tetto, infatti il Paese si pone come destinazione green ma anche come nazione perfettamente adatta per il plein air. Sul territorio è possibile trovare campeggi e aree soste organizzati, in posti molto scenografici e immersi nella natura. Certo, per mia esperienza è più facile trovare queste sistemazioni nella bella stagione, ma non è impossibile anche in Inverno.
Come in quasi tutti i Paesi europei, in Slovenia il campeggio libero è vietato come pure pare essere vietato anche il cosiddetto bivacco (cioè pernotto in libera dal tramonto all’alba) ma è comprensibile perché si sia presa questa decisione: la scelta di zone dove pernottare “legali” è varia e ampia. D’altro canto, come spesso dico, in bassa stagione, c’è sempre una certa tolleranza, ma ricordati che la bassa e alta stagione in altro Paese possono essere diversi dalle nostre, quindi attenzione e valuta le tue soste: a questo indirizzo trovi una pubblicazione con indicati tutti campeggi della Slovenia→ brochure
Per scegliere la tua area sosta con il tuo mezzo puoi consultare il sito che indica tutte le aree di sosta autorizzate della Slovenia
Quando andare in Slovenia
Visto che ti ho parlato del fatto che la Slovenia sia una nazione che accoglie con piacere, dato la sua caratteristica molto green, i campeggiatori e i camperisti, diciamo che le stagioni in cui poter visitare la Slovenia sono: TUTTE. Ovviamente dipende da che tipo di viaggio ed esperienze cerchi tu, ma essendo una regione che dispone di moltissimi e diversificati ambienti le possibilità sono infinite ma soprattutto:
- Slovenia in Inverno: la Slovenia dispone di una serie di stazioni sciistiche che offrono ogni tipo di pista, alcuni comprensori sciistici come Maribor e Kranjska Gora sono famosi nell’ambito del “circuito bianco” perché ospitano ogni anno diversi discese della Coppa del Mondo di Sci. Oppure nel periodo Natalizio le città sono vestite a festa e sono meravigliose. Io ho visto Lubiana per Capodanno ed era davvero sfavillante (oltre che essere una bellissima città)
- Slovenia In estate: in estate puoi godere del mare (eh sì, cè anche il mare), una piccola porzione dell’Istria fa parte dello stato della Slovenia. Ci sono diverse città famose slovene sul litorale costiero come Pirano, Portorose e Capodistria. Sempre in estate sulle montagne è possibile fare escursioni più o meno difficili, passeggiate nei boschi, ma anche utilizzare le bici (elettriche o muscolari) nei diversi percorsi montani o pianeggianti. In estate puoi sempre visitare anche Lubiana che però risulterà un po’ calda.
- La primavera in Slovenia: la Slovenia, che di suo è molto green risulterà essere un tripudio di colori e fioriture, un momento perfetto per visitare la capitale, godere dell’ultima neve nelle montagne o godersi le colline. Di sicuro potrai abbinare una visita della capitale ad altre città, un esempio su tutti Celje, una cittadina meravigliosa che ho visitato anche io.
- Slovenia in Autunno: essendo strepitosa la natura della Slovenia, i colori autunnali prenderanno il sopravvento e il foliage colorerà tutti i boschi e le colline con i vitigni.
Ti ho dimostrato che la Slovenia è perfetta in ogni stagione e ora ti voglio consigliare l’itinerario che ho percorso io, che ha toccato diverse zone e che può essere svolto in ogni stagione.
Itinerario in Slovenia on the road
Ti racconto le tappe del mio viaggio itinerante attraverso 3 regioni completamente differenti. L’itinerario è ovviamente limitante, ma esemplificante per cominciare a prendere confidenza con le bellezze di questo Paese.
- il Carso sloveno
- la Vipava Valley
- la Savinjska
- Alta Carniola
Il Carso sloveno
Il Carso è una regione del Nord Est Italia che si estende anche oltre il confine Sloveno e si divide quindi in Carso italiano e Carso Sloveno.
In particolare il Carso è una regione che ha una particolare caratteristica geofisica che fa in modo che l’acqua piovana o dei fiumi non viene assorbita dal terreno ma scivola in profondità rendendo difficile il trattamento di talune coltivazioni. D’altra parte le caratteristiche geofisiche del terreno hanno reso possibile alcune delle meraviglie tipiche del Carso: le grotte.
Il Carso Sloveno si sviluppa fra le colline e il mare: è qui che i territori sono stati messi a vitigno, che gli agricoltori si sono specializzati nella produzione di vini realizzati attraverso la coltivazione di vitigni autoctoni della Slovenia come
- Terrano
- Pinela
- Malvasia
È qui, a due passi dall’Italia, che il connubio vino e gastronomia si esprime al massimo livello.
Cucina tradizionale
Salumi
Chef premiati che lavorano con prodotti del territorio
Influenze di carattere italiano nei piatti.
Cosa visitare nel Carso Sloveno
Parco dei Miti Rodik: Il parco prevede un percorso interno e un percorso esterno in natura.Quando sono andata io purtroppo stava piovendo e non abbiamo potuto prendere parte alla visita esterna, ma se guardi nel loro sito puoi capire di cosa si tratta. Io ho partecipato alla visita interna al museo che è sicuramente perfetta per i bambini ma che ha insegnato moltissime cose anche a me. Questo museo è un progetto Interreg, un progetto basato sulla cooperazione tra paesi transfrontalieri volti allo sviluppo delle regioni interessate, in questo caso attori del progetto interreg sono l’Italia, la Croazia e l’Italia.
Ma cosa si sviluppa in questo museo? Si promuove la tradizione carsica, gli usi e i costumi e le tradizioni tramandate oralmente nei secoli passati. Quelle tradizioni che spesso giustificano e spiegano le credenze e le tradizioni di un popolo
Štanjel: scommetto che con questo nome, questa località non ti dirà niente, mentre se te lo dico con il nome italiano probabilmente ti sarà più famigliare. Štanjel è San Daniele del Carso. Un piccolo borgo caratteristico con un museo interattivo dove è possibile fare diverse esperienze oltre che imparare interessanti notizie sulla tradizione dei muretti a secco della Slovenia. Ecco: una cosa che puoi sicuramente scoprire nel Museo di Štanjel è che l’arte Slovena di creare i muretti a secco è Patrimonio immateriale dell’umanità.
Un’altra curiosità: hai mai provato la potenza della Bora? Ecco qui nel Castello di Štanjel è possibile provare l’esperienza di contrastare la Bora.
Parte della storia del castello è legata anche alla storia di Max Fabiani architetto, urbanista della Mitteleuropa, designer, saggista-scrittore e inventore.
Lasciati affascinare
Consigli pratici:
Dove mangiare e degustare vini nel Carso:
Gostlina Mahorčič: il ristorante si trova a Rodik ed è abitualmente frequentato anche da un pubblico italiano, la vicinanza con il confine aiuta in questo senso. Questo locale è stato insignito del premio Michelin: Michelin Sustainability Awar
La cucina è creativa, curata, sostenibile. È una cucina Slovena con materie prime a KM0. Il rapporto qualità prezzo è ottimo, il ristorante propone diversi menù degustazioni con ottimi prezzi. Bello, interessante e piatti buonissimi, abbinamenti meravigliosi con vini della fornita cantina.
È difficile parlare bene di una cucina sublime senza dire parole scontate. Si è difficile, ma la fermata qui vale davvero la pena.
Azienda vinicola Pri Starčih–Tavčar: In questa azienda è possibile degustare e poi acquistare i vini. Tra i vigneti che spiccano c’è sicuramente il Terrano, un vino rosso piuttosto corposo. Caratteristica di questa cantina: l’invecchiamento dei bianchi in barrique che acquistano così quegli aromi legnosi tipici delle botti. La cantina è a gestione famigliare e nella famiglia c’è evidentemente un falegname: io sono rimasta incantata dalle porte in legno decorate, intarsiate e parlanti (che raccontano una storia). Oltre al vino vengono preparati anche liquori e distillati, e Katjusha, figlia del viticoltore, si diletta anche con le tavolette di cioccolato ripiene. Oltre che con la cucina: i suoi pani e i suoi finger food accompagnano le degustazioni.
Dove dormire nel Carso
Hotel Grahor: L’hotel è comodo, carino, accogliente, il personale cordiale. Tra la reception e la sala colazione c’è un meraviglioso e suggestivo caminetto che scalda l’aria e l’atmosfera. L’hotel si divide in una zona più nuova e una meno recente, nella zona nuova si trova anche una bella e nuova Spa ben organizzata che gioca molto sullo spazio. Il titolare dell’Hotel ha organizzato gli spazi relax in modo che anche molte persone possano godere del relax contemporaneamente: lettini e poltrone a gogo
L’hotel ha anche il ristorante, che si trova in una struttura separata, mentre invece la colazione servita da personale perfettamente preparato è ricchissima, varia e completa. Ah sì anche molto buona, tutti i prodotti sono di qualità. Quando ho fatto colazione io c’era anche un bel prosciutto del Carso nella morsa pronto per essere tagliato a mano.
Vipava Valley: il cuore della produzione vinicola slovena
La Vipava Valley, io la immagino come il cuore della produzione vinicola. È una zona di frontiera che è riuscita a preservare e a mettere a coltivazione ben 8 vitigni autoctoni, per lo più bianchi, coltivati in fattorie e cantine dove sono i giovani a curare le viti antiche con moderne visioni che si raccolgono tutte nelle bottiglie che vengono prodotte, vendute e degustate in questa valle.
Cosa visitare nella Valle di Vipacco
Vipavski Križ:è una minuscola e caratteristica cittadina. Ok chiamarla cittadina forse è un po’ pretestuoso: in effetti è conosciuto come il secondo borgo più piccolo del mondo. È considerato un monumento culturale della Slovenia. Da segnalare la bella vista, dalle mura fortificate della Vipava Valley.
Nova Gorica: la città divisa dal confine
Lo sai che Gorizia e Nuova Gorica sono due zone diverse della stessa città? Tutto è facilmente comprensibile andando a Piazza Transalpina/Trg Evrope. Un esempio di una felice e pacifica convivenza di una città divisa in due da una piazza. Lo sai che su questa piazza c’era una recinzione che divideva Gorizia da Nova Gorica come un muro di Berlino in miniatura e che dove c’era il muretto e la rete di divisione sul confine fra italia e Slovenia c’è una linea simbolica che determina il confine, ma che puoi saltare di qua e di là come meglio credi semplicemente girando sulla piazza?
È davvero affascinante, bello ed emozionante pensare come in questa Piazza sia rappresentata l’idea che i confini non corrispondano a diversità, ma semplicemente siano convenzioni.
Una tradizione centenaria nella Vipava Valley
Nella Valle del Vipacco vive una tradizione secolare dal 1700 “le Frasche” oppure le “Osmizze” sopravvivono ai secoli seppur con modalità diverse
Questa tradizione ha origini da un Decreto dell’imperatrice Maria Teresa. Il Decreto consentiva agli agricoltori, per 8 giorni all’anno, di vendere i propri prodotti, non sono vinicoli, al proprio domicilio, “sotto le frasche” (da cui il nome). Vendere a casa, sotto “le frasche”, voleva dire vendere sì, a casa propria, ma anche non pagare le tasse su quanto veniva venduto in quelle giornate.
La tradizione, specialmente nella Valle del Vipava, si mantiene ancora oggi, anche se con modalità diverse ed è una manifestazione che sta riscuotendo anche tanto interesse da parte di turisti e viaggiatori stranieri.
Provo a spiegarti in parole povere cosa sono queste “frasche”: in pratica vengono aperte le cantine, dove i viticoltori possono offrire direttamente i loro vini, ma allo stesso tempo vengono anche offerti salumi, formaggi e prodotti tipici. In pratica: cantine aperte!
La differenza è che non c’è un programma vero e proprio, non ci sono pubblicazioni dei locali che partecipano alle “frasche”. ogni gestore mette un cartello che indica la propria cantina con delle “frasche” accanto e chi sta cercando sa dove andare.
Consigli pratici:
Dove mangiare e degustare vini nella Vipava Valley
Azienda Vinicola Ferjanči:in questa azienda agricola sono stata accolta per una degustazione dalla parte giovane della famiglia che con sicurezza e nonchalance navigate ha illustrato, stappato e raccontato i suoi vini bianchi e freschi, i suoi vini strutturati e anche la loro “penina”: le bollicine in sloveno, il mio genere preferito di vino. Per me la o il (chissà) Penina sta bene con tutto.
Kmetija Barkola: questa la posso proprio definire come una fattoria in tutto e per tutto. Chi gestisce la fattoria in questo momento è la quinta generazione della famiglia. Nella fattoria si lavora e si vende ciò che si produce a partire dal vino fino alle patate. Anche il pane viene autoprodotto: nella sala delle degustazioni, che ha un soppalco a visto con i prosciutti che stagionano, c’è anche il forno a legna per il pane. Ottima la degustazione sia dei vini che dei prodotti gastronomici tutti esclusivamente locali, compresa anche la mia prima zuppa slovena che come tipologia di pietanza, la zuppa, è molto diffusa.
Danilo Baša: Questo, lo so per certo, perché lo ha detto Danilo è uno di quei posti che partecipa alla tradizione delle “Frasche” che ti ho raccontato sopra. Un’altra particolarità è che nel locale è inglobato un bunker della prima guerra mondiale dove è stato servito l’aperitivo su un meraviglioso tavolo ricavato da una botte. La sala ristorante invece ha un’altra caratteristica: è decorata con opere d’arte che sono state realizzate da artisti ospiti. Gli artisti vengono ospitati nel corso di una manifestazione che si svolge ogni anno e che coinvolge molte strutture ricettive della Valle del Vipava: gli artisti sono ospiti, lavorano e poi espongono nelle strutture e lasciano le loro opere d’arte: una sorta di residenza d’artista diffusa in tutta la valle con anche uno sconfinamento in Italia, cioè una struttura italiana prende parte a questa manifestazione che accomuna vini e arte.
Dove dormire nella Valle di Vipava
Gostinstvo Furlan Patricija Furlan struttura semplice e accogliente con una bella sala ristorante. Effettua anche servizio di ristorante ma attenzione ai giorni di chiusura. Soprattutto si trova proprio sul percorso del Cammino di San Martino, un cammino che storico che parte dall’Ungheria e arriva in Francia, e che io conosco perché nel suo lungo percorso intreccia la via Romea Strata e la Via Francigena
La Regione Savinjska: verso Est
L’itinerario prosegue dal Carso a Celje che è il centro principale che ho visitato in questa regione che mi ha accolto con la neve. Se Celje, scoprivo dopo la visita, poteva apparire come una cittadina romantica, tipicamente mitteleuropea e piena di sorprese, sotto la neve si è rivelata essere ancora più magica.
Questa regione è zona di terme, le più conosciute qui sono le terme di Laško, ma anche di tanta storia, che a partire dai romani possiede tracce storiche praticamente in ogni periodo storico.
Ti racconto le cose interessanti che ho visto io
Cosa visitare nella regione Savinjska
Castello di Celje: il castello di Celje è il più grande castello medievale della Slovenia. La prima cosa che avrei dovuto ammirare durante la mia visita doveva essere il panorama: niente! Nevicava, le nuvole erano basse e non si vedeva decisamente oltre il proprio naso. Peccato, ma non meno bella l’atmosfera del maniero medievale ammantato di neve e avvolto dalle nuvole basse. Bella la visita alla sala delle torture con la guida che ha recitato ogni singola spiegazione facendoci immergere nell’atmosfera cupa dei sotterranei del castello, ma affascinante anche la storia e le leggende legate alla vita di Federico e Veronica, sfortunata coppia che ha pure segnato il declino di tutta la famiglia nobile che reggeva questo importante castello.
Passeggiata nelle vie del Centro: è decisamente un’attività da fare, passeggiare e osservare la bella architettura che mi ha ricordato Vienna, entrando nel centro dalla parte della stazione Ferroviaria si incontra Maximiliana Alma Karlin., scrittrice, studiosa, filosofa, ma soprattutto viaggiatrice: una delle prime persone a fare il giro del mondo completamente da sola.
Studio Fotografico Pelikan: questo particolare studio fotografico è stato fondato nel 1899 da Josip Pelikan. La caratteristica di questo studio è quella di essere costruito in vetro: una parete e il soffitto sono in vetro per poter sfruttare la luce naturale.
Sul soffitto una serie di pannelli di tessuto blu e bianco da muovere ad hoc per creare luci e ombre a piacimento. Nello studio fotografico di vetro sono raccolte le macchine fotografiche storiche del fotografo. C’è anche un antenato del noto programma di correzioni foto: in realtà si tratta di una macchina in cui venivano inserite le lastre con le immagini e tramite lame e coltellini di provvedeva ad effettuare le modifiche migliorative alla foto.
Una cosa bellissima da fare qui? prenotare un servizio fotografico storico: Nello studio con scenografia dei primi anni ‘900 è possibile fare uno shooting con abiti a tema. Lo studio dispone di abiti, scarpe e accessori per ogni occasione ma rigorosamente dei primi anni del ‘900.
Ah già, se vuoi sistemare i capelli prima dello shooting sono disponibili in studio sia una piastra che un arricciacapelli di inizio secolo…
Ma forse è meglio non cimentarsi.
Consigli pratici:
Dove mangiare nella regione di Celje
- Lalu Bistrot: un piccolo, elegante e minimal bistrot nel centro di Celje con cucina creative, presentazioni armoniche e colorate, prodotti locali con influenze estere, ma soprattutto, lo chef di Lalu è considerato uno dei migliori Chef di tutta la slovenia, che oltre a gestire questo piccolo bistrot, un ristorante nel Castello di Lasko dove tiene anche delle cooking class. Mi sarebbe piaciuto un sacco partecipare ad un cooking class soprattutto dopo aver visto i piatti che ha servito
- Ristorante A La Carte Sofia: questo ristorante è uno dei due ristoranti presenti nel complesso Termale Rimske. Apparecchiatura elegante e anche in questo caso cucina curata e creativa con prodotti del territorio. In questo ristorante ho assaggiato i fuži istriani,una tipica pasta slovena che somiglia tanto a… Guardati il reel qui sotto che te lo svelo
Dove dormire nella regione di Celje
- Hotel Zdraviliški Dvor; l’hotel è complesso ricettivo e termale costituito da 3 edifici, immerso nella natura, sopra una collina, tra boschi di Sequoie giganti (gli alberi della regina Vittoria), sviluppato su più piani, con SPA, palestra, ristoranti. Il complesso termale ha piscine che nell’architettura ricordano le terme romane e sono dislocate sia all’interno che all’esterno. Nuotare nella piscina esterna è stata una bellissima suggestione: l’acqua era calda e stava nevicando: proprio una magia. In questo caso ho soggiornato in una suite e non posso che dirne bene ed esserne stata contenta: gli spazi enormi, i tantissimi morbidi cuscini e la vasca idromassaggio in camera, mi hanno fatto sentire una regina
La Regione dell’Alta Carniola: le alpi Giulie e le loro meraviglie
L’itinerario prosegue da Est verso Nord Ovest, mi dirigo verso la montagna, quelle Alpi Giulie che la Slovenia si divide con l’Austria e l’Italia. Non per niente Kranjska Gora, che sarà la mia tappa successiva, è praticamente sul confine tra Italia, Austria e Slovenia. Famosa per chi segue lo sci per essere il teatro di grandi gare di Coppa del Mondo, pensavo non avesse molto da mostrare se non le Alpi Giulie, le piste, i boschi che già non è poca cosa ma c’è anche altro da visitare e da fare in questa area oltre a sciare, ciaspolare, pattinare sul ghiaccio.
Considera che nei due giorni in cui sono stata in questa zona ha nevicato tantissimo, quindi per me questo è risultato essere il posto più bello ed emozionante di tutto l’itinerario, ma io ho una passione smisurata per la neve.
Cosa visitare nell’Alta Carniola
- Slovenian Alpine Museum: museo montano che mostra e raccoglie la nascita e la crescita dell’alpinismo, del trekking e del soccorso alpino in Slovenia. All’interno del museo viene svolta anche un’attività con realtà aumentata che ti porta in volo tra le valli e le cime delle Alpi Giulie. Provala, ma siediti e tieniti: non è facile volare come un’aquila.
- Laghetto Zelenci: il laghetto è un’area protetta naturale. Il laghetto rappresenta la sorgente del fiume Sava e infatti guardando dentro all’acqua smeraldina e trasparentissima è possibile vedere le bolle che escono dal terreno che si trova sul fondo, segno che l’acqua fuoriesce. Ecco appunto acque smeraldine e trasparenti: essendo una zona considerata paludosa e di una bellezza straordinaria. In questa area oltre alla sorgente trovano dimora fauna, specialmente uccelli che si possono ammirare dalle postazioni di avvistamento e flora rara come la drosera carnivora. Ovviamente io non ho visto nulla di tutto questo, tranne il colore dell’acqua, perché era tutto ricoperto da un manto di neve. Ma la bellezza dell’acqua con il contrasto della neve era… meraviglioso
- Hotel Špik: puoi decidere di soggiornare in questo hotel o di passarci magari il pomeriggio in completo relax. Eh sì, l’hotel Spik è un anche un complessHotel Špiko termale piscine per grandi e piccoli, saune, massaggi, centro bellezza ma anche con il percorso delle camere a tema alpino, un percorso che si svolge fra 5 camere tra docce, saune percorsi sensoriali e ozono terapia. Nella zona relax tisane calde, vino e frutta da gustare con gli amici o in coppia. Il percorso delle camere a tema alpino può essere prenotata in modo esclusivo in modo da potersi godere il benessere in coppia o con amici. Ci ho passato un delizioso e rilassante pomeriggio di coccole.
- Escape Museum: non avevo mai partecipato ad una Escape Room, ma soprattutto non avevo mai sentito parlare di una Escape Museum. Si gioca come in una Escape room solo che il gioco si svolge dentro ad un museo e nello specifico questo è un museo etnologico. Durante il gioco si passa di stanza in stanza del museo cercando di risolvere gli enigmi, trovare soluzioni e raccogliere indizi. Alla fine si trova ovviamente il “tesoro finale” ma è quello che accade nel mentre del gioco che è meraviglioso, perché risolvendo i quesiti e cercando gli indizi si imparano la storia e le tradizioni e in particolare la storia e le tradizioni di questo territorio di confine. Ad esempio sai che si svolgeva il contrabbando in queste zone. Un particolare non trascurabile di questa esperienza: la casa che ospita il museo etnografico è una casa di montagna antica e bellissima: assolutamente reale. Un’esperienza divertente e stimolante che la responsabile del museo mi ha indicato essere adatta alle famiglie
- Lago di Bled: l’ultima tappa dell’itinerario della Slovenia in inverno è il lago di Bled, con la sua famosa isoletta nel mezzo. Il punto sicuramente più scenografico per godere della vista del lago è il castello che dall’alto domina la città, il lago e l’isola e da cui si possono ammirare gli sky resort attorno al lago e le montagne più alte in lontananza. Ma il lago di Bled non è solo un bel posto scenografico per fare foto: una delle caratteristiche peculiari della zona sono proprio le attività all’aria aperta, dalla bici alla canoa, allo sci fino al nuoto.
Consigli pratici:
Dove mangiare nell’Alta Carniola
- Brunarica Kosobrin: è uno chalet di montagna sulla pista da sci ma comodo anche dalla strada. Tutto legno, panche e stufa, una cucina tradizionale e corposa tipica di un rifugio di montagna. Ho assaggiato la Jota, una zuppa tradizionale fatta di crauti, patate, salsicce e fagioli. Una bomba sostanziosa ma molto gustosa. Anche il piatto delle salsicce era decisamente invitante. Alla fine uno strudel di mirtilli delizioso.
- Triangel Boutique Hotel: hotel e ristorante. Sia l’hotel che il ristorante si possono definire boutique perché entrambi sono delle vere chicche. Le stanze e gli appartamenti della parte ricettiva sono di design, eleganti e minimalisti. Il ristorante con cucina creativa e moderna ha la cucina completamente a vista: così mentre tu mangi puoi anche vedere cosa succede in cucina, e io ancora mi chiedo perchè non sono capace anche io di cucinare e avere la cucina pulita e ordinata come quella del Triangel. Piatti eleganti, colorati e ovviamente bellissimi visti nascere dal nulla dalle mani dello chef.
- Hotel Triglav Bled: è uno storico hotel della zona di Bled, un’atmosfera elegante e retrò una cucina ricercata, ma soprattutto: una vista mozzafiato sia dalla sala ristorante che dalla Spa interna che affacciano entrambi sul lago con vista isola centrale. Io qui ho mangiato e anche in questo caso sono stati serviti piatti dove la forma e la sostanza legano elegantemente le materie prime locali. Un’altra esperienza enogastronomica davvero speciale.
Dove dormire nell’Alta Carniola
- Jasna Chalet Resort: sarà stata la tanta neve, il laghetto ghiacciato, la foresta bianchissima e mucchi di neve ovunque ma questo mi è sembrato un posto davvero speciale. Lo chalet è stato costruito in origine nel 1929 per il Re di Jugoslavia e poi nel 2019 è stato ristrutturato e reso sostenibile ed eco compatibile. È un resort ma è composto da appartamenti. Ogni appartamento è stato pensato e arredato seguendo le regole del feng-shui e ogni appartamento è dotato di almeno due bagni perché può essere occupato da gruppi di amici o famiglie numerose. Bellissima la colazione che ti viene consegnata in appartamento al mattino all’orario concordato. Vista sul lago. Bellissimo!
Se ancora non la conosci, la Slovenia, come te la immaginavi? Così ricca? O sei ci eri già statə quali di questi posti invece non conoscevi?
Arianna
Proprio lo scorso inverno dovevo andare in Slovenia ma il viaggio poi è saltato, sono rimasta pertanto incuriosita dalla zona e dal tuo post ho una conferma di quanto mi piacerebbe tra natura e cita questo itinerario
Monica Liverani
Io a gennaio ho avuto modo di andare due volte, la prima ad inizio anno e non c’era un briciolo di neve, la seconda a metà a gennaio con tanta neve: vera e pura magia. Ma del secondo itineraio, quello raccontanto qui sopra mi sono piaciute davvero uns acco di cose… meno all’inizio di gennaio ma solo perché nel periodo festivo non sono riuscita a fare tutto ciò che desideravo. Lubjana però, magnifica