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Gibilterra. Game Over. La fine del nostro viaggio in Andalusia.
Da Gibilterra ci sono ancora 2300 km che ci dividono da casa, ma la nostra vacanza finisce qui, il resto del tempo, lo occupiamo a trovare souvenir da portare a casa e percorrere chilometri.
Gibilterra non è Andalusia, anche se si trova geograficamente dentro a questo regione, non ha niente a che fare con tutto quello che ci si è mostrato fino ad ora.
Le aspettative.
Noi siamo arrivati a Gibilterra alla fine del nostro viaggio, avevamo già visto tutto quello che volevo vedere. Ma l’aspettativa per Gibilterra era tanta: un pezzo di Inghilterra in terra di Spagna, Le cabine rosse del telefono mescolate alla paella e i double-decker bus rossi mescolati al caliente sole mediterraneo, il Marocco ad un tiro di schioppo, le mitiche colonne colonne d’Ercole e le scimmie, anzi le Bertucce della Rocca.
Le aspettative erano alte.
Arrivare a Gibilterra.
Gibilterra è un posto ultra turistico, lo si nota dagli enormi parcheggi che ci sono poco prima della frontiera. Eh si perché qui si passa dalla Spagna all’Inghilterra e il controllo documenti viene fatto. Si parcheggia fuori, si parcheggia in Spagna e a piedi si entra in Inghilterra. È talmente piccolo che non vale la pensa davvero di entrare con la propria auto con il rischio di essere controllati all’andata e all’uscita, di non trovare parcheggio, e di rimanere persino bloccati con l’auto nel marasma di chi entra e di esce da questo piccolo stato satellite.
Gibilterra finalmente!
Bene siamo entrati a Gibilterra e ovviamente la prima immagine che ci accoglie è quella della cabina del telefono rossa e la classica divisa inglese dei poliziotti.
Tassisti accanto ai loro Yellow cab sono prontissimi ad accompagnarti in centro ad un prezzo esagerato.
Noi passeggiamo e in centro ci arriviamo a piedi. Attraversando la pista di atterraggio dell’aeroporto di Gibilterra.
Credimi, questo piccolo satellite una un suo aeroporto e la pista di decollo e atterraggio, per evidente mancanza di spazio è tagliata a metà dalla strada principale e si getta nel mare. Piuttosto inquietante.
L’impressione è che questo posto sia assurdo, ma davvero!
Il centro e la Rocca di Gibilterra.
Gibilterra è sempre stato un luogo molto ambito per la sua posizione, prima che fosse aperto lo stresso di Suez, Gibilterra affacciava sull’unico sbocco del mediterraneo verso l’Oceano e i mondi nuovi, inevitabile che fosse appetibile e ricercato da molti. Gibilterra è anche molto vicino al Marocco e quindi potrebbe dare l’impressione che sia il giusto punto d’approdo per le migrazioni africane. Mi aspettavo di trovare una colonia multiculturale e ben assortita, sia per quanto riguarda la popolazione, che l’architettura, che le tradizioni. Niente di tutto questo: nonostante la posizione estremamente a sud, il clima esageratamente mediterraneo, la vicinanza con le culture africane e andaluse, questa è INGHILTERRA e niente più.
Sembra una piccola Londra con negozi di elettronica e liquori, tal-free, e l’imponente Rocca che domina tutto questo piccolo territorio.
La rocca è uno sperone di Roccia, sovrasta la città con imponenza è forse l’unico elemento degno di nota di questo piccolo pezzo di Regno inglese. E poi lassù in cima, c’è l’habitat naturale delle Bertucce di Gibilterra.
Le Bertucce vivono per lo più in cima alla Rocca e sono libere, libere di guardarti minacciose e libere di saltarti ancora più minacciose sopra una spalla.
Abbiamo ritenuto che il percorso a piedi fosse improponibile, 40° in salita e la piccola topo febbricitante. Abbiamo optato per la più comoda funicolare, dove la traduttrice simultanea di famiglia si è messa alla prova con la gentile cassiera.
426 metri di dislivello. E dall’altra parte affacciata sullo stretto la parete a picco del regno delle scimmie.
Le Bertucce di Gibilterra
Le bertucce di Gibilterra sono scimmie, e sono anche piuttosto grosse, hanno un aspetto per niente amichevole, e si, sono sicuramente abituate ad avere a che fare con il pubblico, ma secondo me starebbero molto meglio da sole. Non è necessario cercarle, quando scendi dalla funicolare sono lì! Non ti aspettano hanno la classica espressione di quelle a cui non può fregare proprio niente che tu ci sia o meno. Ma si vedono davvero da vicino, a volte sono moleste, invadenti e un pochino minacciose.
Non si sa bene per quale ragione queste bertucce abbiano preso dimora in questo posto, le versioni sono contrastanti e passano dai romani per arrivare agli arabi, ma c’è anche chi sostiene che siano autoctone.
Sono libere, selvatiche e scontrose, attenzione quindi a non infastidirle più di tanto, mostrano i denti minacciose con una certa facilità. È assolutamente vietato dare loro del cibo, si rischia davvero una multa salatissima, dovuta ad una misura di riguardo servita per evitare che gli animali diventassero troppo aggressivi nel richiedere cibo ai milioni di turisti che arrivano fino a quassù solo per vedere loro.
Il Panorama dalla cima.
Mentre dalla parte della città la roccia appare come un normale declivio montano, dalla parte verso il mare cade a picco nel mediterraneo. Davanti il Marocco e l’azzurro. Guardando indietro la Spagna, il porto industriale di Algeciras l’Andalusia distesa al sole.
La città di Gibilterra
Finita la conoscenza con i “docili” animaletti simbolo di Gibilterra, decidiamo di farci un giro nel centro città guardare i negozi fermarci a mangiare. Gibilterra è una trappola per turisti, belle le casette e le vie stile Inglese che contrastano con il sole cocente e soffocante del Sud Europa, ma i negozi sono cari, carissimi, neanche avessero le porte d’oro. Ci siamo fermati a mangiare in un posto tipicamente inglese, tipicamente turistico, tipicamente caro, troppo caro, come è carissimo tutto quanto in questo posto..
Siamo pronti ad espatriare nuovamente, a tornare in Spagna a respirare un’aria un pochino più rilassata e meno cara.
Gibilterra ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca, ma d’altra parte nessuno ci aveva detto che non ne valeva la pena, arrivati fino a qui, è da vedere.
INFO:
- siamo stati in tutto dentro a Gibilterra, forse 5/6 ore in tutto, Il parcheggio, che si trova in terra di Spagna lo abbiamo pagato € 5,00
- La funicolare è abbastanza cara (davvero? Non l’avrei mai detto!!) abbiamo speso 34 € due adulti e una bambina. Un po’ caruccio, considerato il tragitto non esageratamente lungo.
- A mangiare 1 fish&Cips e due hambugher con i piselli (ma perché con i piselli??? Non bastavano le patatine?) abbiam speso circa 45,00€.
- Attenzione a comprare qualsiasi altro genere di prodotto è davvero tutto molto caro.
Siete nelle vicinanze e non resistete al richiamo della foresta e DOVETE assolutamente vedere le Bertucce, perfetto potete andare a Gibilterra, ma se preferite godere qualche giorno in più dell’atmosfera Andalusa potete saltare a piè pari questa tappa!.
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Recensione assolutamente non veritiera. 5/6 ore passate a Gibilterra non possono dare una visione complessiva del luogo seppur piccolo. Io a Gibilterra ci vivo, non in Spagna ma proprio a Gibilterra. E non esiste posto migliore in Europa che combini bene insieme SICUREZZA, LAVORO, MARE e SERVIZI. Lei ha parlato della funicolare cara….si lo é ma solo per i turisti, lei ha parlato dei parcheggi impossibili da trovare a Gib…si ma solo per i turisti. I residenti li hanno gratis….anche i mezzi pubblici. I turisti qui sbarcano soprattutto per vedere ed apprezzare un posto molto particolare, una delle poche colonie rimaste al mondo. Gibilterra é inglese da più di 300 anni….e poi non ha parlato di tantissime altre cose che ci sono, come i resti dell’uomo di Neantherdal (Gibilterra é il luogo più ricco di questi reperti al mondo), le grotte….etc. etc.. Gibilterra non é un centro commerciale, é un territorio che ha la sua storia e la sua popolazione (di cui non ha neppure accennato, che non sono ne inglesi ne spagnoli). Detto questo, se volete approfondire Gibilterra, scrivetemi.
Io non volevo offendere nessuno, ma a Gibilterra ci sono arrivata da Turista e per giunta solo per poche ore. Non escludo che per viverci sia un posto fantastico, anzi di solito queste piccole realtà sono davvero dei tesori per la vita quotidiana, l’organizzazione, i servizi, le tasse, la qualità della vita (un po’ come San Marino in italia).
Da Turista, tra l’altro di poche ore, non mi ha lasciato un granchè, a parte la rocca che è molto scenografica, Ammetto di non essermi informata molto su questa tappa, di essere passata di qui e di essermi fermata per curiosità, ma per me che non ci vivo è cara, Non potevo certo raccontarlo dalla parte di chi ci vive.
Detto questo sono comunque curiosa di sapere, perchè io non li ho mai considerati Spagnoli, ma li ho sempre considerati Inglesi e sono aperta alla conoscenza della cultura e del territorio che non ho potuto avere nelle mie poche ore da curiosa.
Se ti va puoi raccontarmi qualche cosa di questa colonia e lo io lo pubblico volentieri così abbiamo il punto di vista di un turista frettoloso e quello di un insider esperto. Che ne dici?
grazie per le informazioni. Io posso salire con la mia vettura in cima alla rocca? Non so se meglio parcheggiarla ed usare la funicolare ? Grazie
Ciao Rosaria, ti assicuro che ti conviene parcheggiare in Spagna. Prima del confine con Gibilterra ci sono degli enormi parcheggi.
Oltre ad essere molto costosa, Gibilterra è anche molto piccola, al confine ti devi fermare per i controlli, e gli spazi “di là” sono davvero pochi. Parcheggia in Spagna, passa il confine a piedi e prendi la funicolare per salire alla rocca. È la soluzione migliore.
Grazie per essere passata dal mio blog
Grazie dei dettagli su gibilterra interessanti
approfitto per raccontare la mia esperienza fresca di ieri.
sono in vacanza in Atalaya e con una mica abbiamo deciso di andare a vedere Gibilterra. anch’io non ho preso informazioni precise, le aspettative erano di vedere il panorama dalla rocca compreso il Marocco e sapevo che c’erano le scimmie.
abbiamo preso la funivia e la prima delusione è stata quella si trovare un ambiene artificiale, terrazze di cemento e nulla di più, ovviamente la parte più alta occupata dal ristorante!!!
appena scese dalla funivia salite alla prima terrazza ci siamo ritrovate tra le varie scimmie e abbiamo fatto delle foto. una scimmia mi salta addosso e mi deriba della borsa, ho cercato di non cederla facilmente e mi sino presa un graffio e le altre scimmie sono accorse aggrassive mostrando denti e unghie. sono stata costretta a cedere la borsa:(
la scimmia è corsa via portando la mia borsa (con dentro TUTTO: compreso il passaporto !) su un albero dentro la loro zona. ho gridato e chiesto aiuto, sono intervenuti alcuni uomini in divisa (sembravano i custodi) che mi hano detto che non si poteva fare nulla.
visto la mia disperazione e la mia insistenza e poichè c’era dentro il passaporto, è intervenuto uno di loro più giovane che con molta facilità e sceso nella zona delle scimmie e ha preso la mia borsa che era rimasta appesa ad un albero.
morale della favola: le scimmie sono aggressive e intraprendenti, non ci sono cartelli che avvisano di non portare borse e altri oggetti pendenti, e cosa più assurda non ci sono guardiani in difesa del turista !!
però al bar sono pronti a disinfettere le ferite da graffi e morsi delle scimmie, quindi questi eventi non sono rari !!