Riviera di Ponente e turismo fuori stagione: dimmi la verità stai già pensando al turismo dei pensionati che svernano in Liguria approffittando di un clima favorevole. Sì, è un luogo comune che faceva parte anche del mio modo di vedere la Liguria, ma dopo aver partecipato alla presentazione del progetto Ecostrim, mi sono dovuta ricredere e per quanto i pensionati facciano benissimo ad andare in liguria, io ho visto un sacco di gente sportiva e attiva fare qualsiasi attività sul pezzetto di Liguria di Ponente che ho visitato
EcoSTRIM è un progetto europeo che vede la cooperazione di Francia e Italia per la costruzione di una strategia territoriale transfrontaliera di sviluppo e promozione di attività turistiche e sportive sostenibili, dedicate all’ambiente marino e costiero
Il progetto è capitanato da Fondazione Cima, di cui ti ho già parlato, ed è un progetto molto articolato che punta alla promozione di un turismo destagionalizzato, con una proposta molto ampia e completa di attività di turismo attivo e outdoor. Il fine ultimo del progetto Ecostrim è in particolare, oltre alla creazione e alla promozione di percorsi di turismo fuori stagione, di creare una sorta di marchio di qualità che identifichi gli operatori turistici che hanno caratteristiche ecosostenibili, che propongono nuovi prodotti turistici e che rendono accessibili zone di possibile interesse turistico.
Dopo la doverosa premessa per spiegarti per quale ragione ti parlerò proprio di questa zona, ti racconto esattamente dove sono stata e cosa ho visto. La mia visita è limitata ad una piccola parte della Riviera di Ponente ligure che è compresa fra Loano e Varigotti.
Riviera di Ponente cosa vedere
Oltre alle attività outdoor ho visitato alcuni borghi liguri coinvolti nel progetto, quindi anche nella mia visita sono: Loano, Borgio Verezzi, Tovo San Giacomo, Finale Ligure, Finalborgo, Varigotti
Loano: la base
A Loano ho fatto base. A Loano marina si è svolta la presentazione del progetto. Loano non ho avuto modo di visitarla in modo approfondito. Quando sono arrivata dalla stazione di Loano all’hotel ho fatto una passeggiata sul bel lungomare in orario pre-cena: a fine settembre, in un weekend particolarmente fortunato lato meteo c’erano un sacco di persone in spiaggia.
Nei vari passaggi andate e ritorno da e per l’Hotel ho buttato l’occhio sulle viuzze interne che mi sono sembrate molto pittoresche e particolarmente “liguri” ma sinceramente non posso dare un giudizio approfondito sul centro. Ho potuto invece vedere la bella marina di Loano che ha ospitato il convegno di presentazione, un bel pranzo vista mare e porto turistico. Da Loano Marina ci siamo imbarcati sui gommoni di Sea Safari che ci hanno portato a fare il whale whatching.
Loano è stata la base di partenza anche per il trekking notturno che ci ha portato al Rifugio Pian delle Bosse in località Castagnabanca per cena.
I percorsi di trekking che si sviluppano da Loano, dal mare fino al Monte Carmo sono tutti ben segnalati e scaricabili tramite un’app. Noi, per ovvi motivi di tempo non avevamo tempo di fare niente di più impegnativo.
Durante la discesa sono anche riuscita a slogarmi una caviglia, non perché il sentiero sia difficile e impegnativo, ma perché chiacchieravo troppo.
Il rifugio di Pian delle Bosse
Il rifugio di Pian delle Bosse è un rifugio di proprietà del CAI di Loano e si trova ad un’altitudine di 841 metri. Il rifugio è gestito da Lorenzo e sua moglie che oltre ad avere progettato una ristrutturazione ne gestiscono anche la parte cucina. La cena che ci siamo guadagnati scarpinando per circa 40 minuti in salita era un cena tipicamente e gustosamente ligure.
Dal rifugio pian delle Bosse si gode di una magnifica vista su Loano e sul tratto di mare antistante. Io, avendo raggiunto il rifugio in notturna, ho visto la luna che brillava sul mare.
Borgio Verezzi: il borgo e le grotte più colorate d’Italia
Borgio Verezzi si divide in due. Cioè il Comune di Borgio Verezzi è composto da Borgio e da Verezzi e si divide tra il mare e la collina. Come spesso accade ai piccoli comuni, le località vengono unite sotto un’unica amministrazione per non disperdere risorse in località troppo piccole. Questo raggruppamento spesso mette insieme località che hanno caratteristiche diverse, ma che consento unite di avere caratteristiche uniche, come in questo caso (o come nel caso di Tremosine, anch’esso Comune diffuso).
Borgio e le grotte di Borgio Verezzi
Il territorio di Borgio affaccia direttamente sul mare, ma qui c’è un luogo molto particolare da visitare che va ben oltre il mare. Le grotte in liguria sono una caratteristica molto comune del territorio e le grotte di Borgio Verezzi, per quanto abbiamo dimensioni non eccezionali, sono molto particolari perché sono considerate le grotte più colorate d’italia.
Le grotte di origine carsica sono visitabili con visite guidate. La guida che ci ha accompagnato nel nostro tragitto era competente e simpatica e ha raccontato storia e aneddoti delle grotte e delle sale. La lunghezza del percorso turistico è di 800 metri, ma le grotte di Borgio Verezzi sono molto più lunghe e previa prenotazione è possibile visitarle nell’interno percorso accompagnati da guide speleologiche
Perché sono considerate le grotte turistiche più colorate d’Italia? Le sale e le sculture calcaree presenti nelle grotte si sono formate da acque composte da minerali diversi che hanno regalato diversi colori a “cannule”, “mantelli” e “pancette”
Verezzi
Verezzi è dislocato un po’ più in alto e distante dal mare. Il borgo di pietra e piccoli “caruggi” è una bomboniera famosa per il belvedere spettacolare, per il Festival teatrale di caratura nazionale e per la cucina. Il Festival Teatrale di Verezzi supera le 50 edizioni e si svolge fra i mesi di luglio e agosto. Richiama un pubblico non esclusivamente locale e il cartellone è composto da spettacoli di importanza nazionale.
Per la cucina, invece, Verezzi, nel mese di agosto inaugura la sagra di una delle specialità più antiche di tutte la Liguria: le lumache alla verezzina. Anche questa sagra è passata oltre le 50 edizioni. Ma nel Borgo e nei dintorni è possibile trovare una varia offerta gastronomica ricercata e tradizionale fra ristoranti e agriturismi.
Altra caratteristica di Verezzi è la sua Piazza e il suo belvedere che incantano per la bellezza del borgo, dei suoi vicoletti e della vista che si gode su Borgio e il suo mare.
Intorno alle due frazioni principali di Borgio e Verezzi gravitano come satelliti altre piccole borgate, come ad esempio Borgata Crosa in cui è conservato uno dei mulini Fenici meglio conservati al mondo. Sentieri da trekking e da MTB si articolano intorno al Comune e la Falesia di Verezzi è una palestra di arrampicata molto frequentata.
Tovo San Giacomo
Tovo San Giacomo è più all’interno rispetto a Verezzi e in questo piccolo comune in realtà non siamo andati a visitare il centro storico ma un museo particolare: il museo dell’orologio da torre. Il Museo è gestito da Sergio e da sua moglie che con grande emozione ed orgoglio ti accompagnano nella visita ai meccanismi dagli orologi più antichi ai più nuovi. Questo museo è nato dalla volontà di Giovanni Bergallo di mantenere viva la tradizione orologiaia, per questa ragione ha donato tutta la propria collezione al proprio paese. Il signor Sergio ha imparato tutto da Giovanni Bergallo e si occupa di restaurare e riparare gli orologi in linea con la tradizione.
All’interno del Museo è esposta la pagina di un giornale che testimonia come un orologio Bergallo sia addirittura finito in Patagonia nel 1934.
Finale Ligure e Finalborgo
Finalborgo e Finale li abbiamo visti uno di seguito all’altro partecipando al Flow Festival, un festival dedicato all’outdoor che ha completamente riempito le strade e le piazze di questi due borghi. Il Flow Festival in realtà non fa altro che concentrare le presenze di un certo tipo di turismo in un unico weekend, ma la vocazione sportiva di Finale Ligure fa sì che in ogni mese dell’anno in questi due borghi ci sia sempre un certo movimento di sportivi e appassionati di arrampicata, bici, trekking. Lo si vede anche dai negozi che sono presenti nelle vie del centro storico: tutti specializzati in attrezzatura e abbigliamento sportivo di alto livello.
Una quantità inedscrivibile di pareti da arrampicata spuntano dalle piazze e i van con i carrelli per le bici sfrecciano avanti e indietro per portare o recuperare i ciclisti.
Finale Ligure e Finalborgo non hanno bisogno del festival per essere “vivi”, la loro vocazione sportiva premette in ogni stagione di vivere l’atmosfera frizzante degli appssionati di outdoor, ma Finalborgo, in particolare è un borgo meraviglioso e pittoresco con un Castello arroccato sulla collina con vista sul paese e sul mare.
Varigotti
Varigotti l’avevo vista il primo giorno dal mare quando eravamo sui gommoni per il Whale whatching ed era spettacolare: macchie di colori caldi e cupole arabeggianti.
Varigotti è un paese di origine saracena, le case più antiche hanno crica 200 anni, le cupole sulle case sono tipiche saracene, come lo sono i colori che contraddistinguono il paese e lo rendono perfettamente riconoscibile anche dal mare.
A Varigotti dovevamo fare un’escursione in Kayak con snorkelling accompagnati da Cribyoo che si occupa di Turismo attivo sotto vari punti di vista. Purtroppo le condizioni del mare non ci hanno permesso di fare l’escursione ma abbiamo avuto modo di conoscere alcune particolarità di questo borgo che vanno oltre l’origine saracena e i colori: i percorsi di trekking che circondano la zona di Varigotti sono dei veri e propri balconi sul mare he permettono di avvistare le balene facendo trekking.
A Varigotti c’è anche della delle più belle spiagge della riviera di ponente: la baia dei Saraceni che oltre ad abbagliare per la trasparenza e il colore delle sue acque vanta anche u’altra particolare caratteristica: la Beach rock.
La Beach Rock è una formazione geologica costituita da sedimentazione. In pratica una parte della spiaggia diventa roccia formando gole e canali. Alla Baia dei Saraceni è visibile una bella porzione di Beach Rock che può essere considerata a tutti gli effetti come una barriera corallina. La Beach Rock è una zona protetta e di studio per l’ecosistema che ospita.
Mi ero ripromessa di tornare nella Riviera di Ponente per il ponte del 1°novembre per fare quell’escursione in mare che mi è mancata durante il progetto, ma purtroppo le condizioni meteo non me lo hanno permesso, quindi ho un conto aperto con la Riviera di Ponente ligure.
Tu quando ci vai?
La Liguria è vicina e, se capita l’occasione, mi piace frequentarla soprattutto fuori stagione per apprezzarla meglio. Molte zone sono particolarmente adatte per l’escursionismo e un sentiero da cui si vede il mare è molto suggestivo.
Un sentiero da cui si vede il mare… ma anche le balene.
Un avvistamento così da un sentiero di trekking, vince tutto 😉